Smelting

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Un tempo quando si andava nei negozi di dischi lo si faceva anche per scoprire nuova buona musica. Ora che sono praticamente tutti chiusi o nascosti in poche città, si è sempre più vittime di uffici stampa e di pubblicità. I negozi di musica sono un inestimabile patrimonio culturale, luoghi dove con coraggio e dedizione, titolari e clienti oppongono resistenza all’abominio disgregativo e nichilista dei centri commerciali, ed ai vari servizi di streaming (che essendo liquidi diventano facilmente gassosi ed evaporano troppo spesso insieme ai soldi che gli date), che delegano la memoria all’esterno del nostro mondo analogico, circoscritto e tangibile. Chi promuove, propone e soprattutto cosa nell’era dei finti discografici e reali debitaioli? Ma chi ha più soldi fa musica forse più bella di chi non ne ha? Per fortuna no! Quando avevo 15 anni nei dintorni di casa mia c’era un negozio di dischi si chiamava “Smelting”. Passavo ore ed ore in quel luogo pieno di vinili e cd, perché il proprietario era un vero cultore di tutti i generi possibili e con passione ci faceva ascoltare qualunque cosa arrivasse. In realtà aveva un mare di dischi con dei tagli laterali, spesso dischi di importazione che venivano magari dai posti più impensabili. Io ascoltavo, senza il marketing subliminale dietro, e compravo.
Arrivavo a casa e alla tenue luce di una giallognola lampadina a filamento, mettevo sul giradischi il vinile col suo caratteristico odore. Mi sedevo ed iniziavo a leggere le note, i testi, mentre ascoltavo la musica mi godevo quella magnifica sensazione di essere andato a casa dell’artista. E quando il disco finiva era come se mi avesse salutato prima di rientrare a casa mia.
Poi riponevo tutto come un cimelio, con cura, e magari in altri giorni riascoltavo quello che mi era piaciuto di più. Ed oggi? Avete trovato le vostre “guide”? O siete ancora in balia degli squali bulimici dei talent show o del nulla che vi propina il mondo dei social onastic-network?
Serve un atto di coraggio per essere un nuovo faro, e credo che questo tocchi ad ogni musicista professionista. Chi conosce la via sa, che il successo non va confuso con la fama, che c’è chi entra nella storia e chi vuole entrare in banca. Allora siate fari e se siete giovani siate naviganti, pronti a virare a babordo.

“Smelting” è quel processo di estrazione del metallo in cui un minerale viene riscaldato ad alta temperatura in un forno chiuso. Dopo una reazione di riduzione, le “scorie” salgono verso l’alto e galleggiano sul metallo fuso.
Smelting, si, questo è il nome che voglio dare alla mia nuova rubrica dove segnalerò i dischi che mi piacciono, in onore proprio a quel vecchio e bellissimo negozio di dischi a Giugliano in Campania.

Stay Tuned!